4 consigli per migliorare il tuo personal branding

personal branding

Che cos’è il personal branding?

Ľ economista Tom Peters viene considerato il precursore del termine “personal branding”, un concetto nato come tecnica per trovare lavoro.

 

Oggi, il personal branding consiste nel gestire un profilo personale come se fosse un brand. Per questo al momento di mettere in pratica la nostra strategia di personal branding ci confrontiamo con obiettivi e metodi molto simili a quelli utilizzati per gestire qualunque brand: bisogna stabilire degli obiettivi, è necessario avere un piano e un tono di voce ben definito, cercare quei valori che fanno la differenza relativamente alla propria competenze e, naturalmente, un portfolio di prodotti e servizi.

 

I motivi che rendono il personal branding molto importante in ambito professionale sono tanti: aiuta persone e professionisti a conoscersi, dà slancio agli imprenditori al momento di sviluppare i loro progetti, permette a professionisti di trovare lavoro, etc.

Il personal brandig è così importante a livello professionale che è raccomandabile prendersene cura ogni giorno…Per questo ti suggerisco quattro semplici idee che ti possono aiutare a gestirlo e migliorarlo:

1. Comprendi l’importanza del tuo personal branding

Prima di iniziare a gestire al meglio la propria strategia di personal branding bisogna necessariamente comprenderne a fondo l’importanza. Risulta imprescindibile essere a conoscenza del fatto che avrai bisogno di trovare e mostrare il tuo valore aggiunto, quello che ti differenzia da tutti gli altri.

2. Crea un piano di personal branding

Condividiamo in continuazione informazioni su noi stessi e questo fa si che le altre persone, anche se non te ne rendi conto, ti riconoscono per i tuoi tratti personali, quelli che hai solamente tu e che lasci vedere attraverso queste informazioni, ed è proprio da queste che poi traggono le loro conclusioni. E’ molto importante conoscere quello che gli altri percepiscono di te e verificare che rispecchi esattamente ciò che sei in realtà o, viceversa, che li induca a farsi un’idea completamente sbagliata.

Un buon modo per capire come funziona questo flusso di informazioni è ricorrere allo Schema di Johari, uno strumento creato da Joseph Luft e Harry Ingham.

Questo strumento si divide in quattro parti:

 

  1. Zona pubblica
    Sono le informazioni che condividiamo liberamente e consapevolmente con gli altri.
  1. Zona segreta

Sono le informazioni che conosciamo solo noi, sono completamente estranee agli altri e noi ci assicuriamo che continuino a essere così.

  1. Zona cieca

Sono le informazioni che sfuggono al nostro controllo. Questo accade perché le persone osservano e elaborano le proprie conclusioni su di noi senza però metterci al corrente di ciò che pensano. Ed è proprio qui che si trova il pericolo, essendo informazioni che non controlliamo potrebbero essere sia di natura positiva che negativa.

4. Zona sconosciuta

Si riferisce alle informazioni che non controlla nessuno, né noi né gli altri. Potrebbe essere, per esempio, un comportamento concreto davanti a determinate circostanze con le quali ancora non ci siamo confrontati, o qualche talento che non abbiamo ancora scoperto.

Conoscere e avere il controllo di tutte le informazioni che circolano sul nostro conto è fondamentale per poter gestire in maniera corretta la nostra strategia di personal branding. Proprio in base al controllo delle informazioni sarà possibile sviluppare strategie e azioni per cambiare o migliorare.

5. Cura la tua comunicazione e sii coerente

La comunicazione è un aspetto fondamentale della gestione del personal branding. Se ti viene facile esprimerti, scrivi in un modo eccellente o domini i social media, allora senza dubbio hai molto a tuo favore. Ma non dimenticare o ignorare le tue convinzioni e i tuoi valori, per quanto bene puoi esprimerti, se non tieni presente questo, è probabile che le tue azioni non concordino con ciò che trasmetti.

Prenditi il tuo tempo per conoscerti bene…Il tuo obiettivo deve essere quello di minimizzare i tuoi punti deboli e potenziare invece quelli di forza. Rifletti bene su ciò che ti rende speciale e ti permette di fare la differenza e poi raccontalo a tutti.

6. ‘Dare’ è la forma migliore di comunicare

‘Dare’ è un’azione che, oltre a migliorare la tua comunicazione, si ripercuoterà in maniera positiva anche sul tuo personal branding…

Non dimenticare di ringraziare i tuoi utenti e lettori, sempre in maniera sincera e senza esagerare, perché un semplice “grazie” può significare molto. Condividere attraverso il web le tue competenze e conoscenze riguardo a un tema specifico è un modo perfetto per rafforzare il tuo personal branding…Esistono molti modi e cose da dare, sii generoso in questo senso.

4 aspectos imprescindibles para mejorar tu marca personal

personal branding

Tanto si eres un profesional que trabaja de forma independiente o para su propia empresa, como si trabajas ya para otra empresa o más aún si buscas trabajo, construir y cuidar la marca personal es fundamental.

En algunas ocasiones os he hablado ya de la enorme importancia de este aspecto, pero hoy quiero retomar el tema para además destacar 4 factores que son clave a la hora de crear y mejorar la marca personal en internet:

Busca tu nicho de mercado

Este es uno de los primeros pasos a dar… Antes de lanzarnos a la aventura, debemos buscar y encontrar nuestro nicho de mercado. Todos somos buenos en algo y lo que hacemos sirve a determinado público. Pero no servirá a todo el mundo, por ello debemos encontrar aquellos a los que realmente les va a interesar lo que hacemos…

¿Pregúntate qué es lo que te diferencia del resto de profesionales? ¿Qué habilidades o cualidades te permiten destacar?

una vez que tengas bien localizado tu nicho, la idea es enfocarte y especializarte en él.

Be different

Como diría el gran Bruce Lee: be different, my friend.

Diferénciate del resto. Debes buscar eso que te hace diferente a los demás y potenciarlo, de manera que te permita ser único y extraordinario. Eso sí, siempre siendo tú mismo/a, construir una imagen de alguien que no eres realmente, a la larga no te beneficiará, ni online ni offline.

Cuida tu presencia online

Tras la pantalla de tu ordenador, móvil o tablet tienes un sinfín de herramientas que te pueden ayudar a mejorar tu presencia online y tu marca personal. Los medios o redes sociales son sin duda una de las armas más poderosas para darte a conocer. Las redes sociales son como un gran altavoz, sólo tienes que emitir el mensaje adecuado para que los demás te escuchen.

Cuida todos los detalles: si tienes una página web o blog, cuida mucho su diseño, asegúrate de contar con un logotipo, etc. Cuida también mucho los mensajes que lanzas, tanto a través de tus posts en el blog como a través de las redes: sé coherente. Otra de las claves para una buena reputación online es la constancia: actualiza tu página con frecuencia y asegúrate de mantener actualizadas tus redes.

Cuida el mensaje

Lo que dices y la forma en la que lo dices tiene una gran importancia y es algo que debes cuidar y mimar. Los mensajes que lanzar deben ser coherentes con tus valores y filosofía o la de tu marca; y esos valores deben estar bien definidos para que, al transmitirlos,  los demás lo entiendan a la perfección.

Facebook come strumento per vendere (di più)

Facebook para vender más

In molti abbiamo dovuto fare i conti con il cambio di algoritmo che ha portato a una drastica riduzione in termini di portata organica. Tuttavia Facebook ha iniziato a integrare strumenti che possono aiutarci a ottenere quello che cerchiamo: venedere di più.

Facebook, se utilizzato bene, può trasformarsi in uno strumento davvero potente e con un grande apporto nel processo di vendita. Ma per poter fare questo bisogna conoscere molto bene il suo potenziale e saperne approfittare.

Senz’altro saprete che “la pubblicità non è un costo ma bensì un investimento”. Ed è esattamente in questo modo che dobbiamo vedere Facebook. Tuttavia sono molte le imprese e i professionisti che trasformano le loro proposte in costi anziché in investimenti perché non sanno utilizzare questa piattaforma in modo corretto.

Vorrei condividere con voi due strategie che possono aiutarvi ad aumentare le vendite tramite Facebook:

Catturare follower (di qualità)

Non a caso Facebook è il social media più utilizzato al mondo. Molti sono gli utenti che passano tantissimo tempo su questa piattaforma.

Catturare e ampliare la tua comunità di seguitori è un modo per arrivare a più clienti potenziali…

Nel titolo ho specificato “di qualità” e con questo mi riferisco al fatto che non si tratta di collezionare utenti. Si tratta di catturare seguitori interessati a quello che offriamo, il nostro target effettivo. E per ottenere questo è certo che le possibilità di segmentazione di Facebook ci facilita di molto il compito.

In relazione a questo dobbiamo tenere in conto che catturare seguitori non significa solo ottenere che gli utenti che non ci conoscono inizino a seguire il brand. Niente di più lontano dalla verità.

Facebook offre diverse possibilità:

  • Facebook Ads
    Ci permette di raggiungere utenti interessati alla nostra attività commerciale
  • Facebook Custom Audiences 
    Ci permette di raggiungere utenti che si trovano nella nostra base dati di clienti.
  • Facebook Lookalike Audiences
    Per arrivare a utenti simili a quelli che sono già fans e anche per raggiungere utenti simili a quelli che abbiamo nella nostra base dati.
  • Facebook Website Custom Audiences
    Ci permette di raggiungere gli utenti che, aldilà che visitino la nostra pagina web, non sono fan né si trovano nella nostra base dati.

Catturare contatti

La grande capacità di segmentazione di Facebook ha trasformato questo social media in una dei più efficaci e con maggiori risultati al momento di catturare contatti di qualità.

Uno dei modi per catturare contatti su Facebook è condividere contenuti che portino a una landing page che offre la possibilità di captare gli utenti (parlerò dell’importanza delle landing page e della loro costruzione a breve quando parlerò della conversione)

Questo metodo non comporta costi ma sarà efficace solo se possiamo contare su una comunità molto ampia.

Un’altra forma è attraverso Facebook Ads…

Una volta che questa strategia comincia a dare i suoi frutti il passo successivo sarà cominciare a mettere in atto una strategia di email marketing che ci permetta di portare a termine le vendite, che è l’obiettivo iniziale.

Spero che questi consigli vi siano d’aiuto per migliorare la vostra strategia su Facebook e che cominciate ad aumentare le vostre vendite.

Facebook como herramienta para vender (más)

Facebook para vender más

Mucho hemos escuchado hablar del famoso cambio de algoritmo que a todos nos ha afectado por su drástica reducción del alcance orgánico. Sin embargo, Facebook también ha comenzado a integrar herramientas que pueden ayudarnos a lograr lo que tanto buscamos: vender más.

Facebook, bien utilizada, se puede convertir en una potente herramienta con un gran aporte en el proceso de ventas. Pero para ello es imprescindible conocer muy bien todo su potencial y saber aprovecharlo.
Seguramente os suena eso de que «la publicidad no es un gasto, es una inversión». Y así es también y debemos verla en Facebook. Sin embargo, muchas son las empresas y profesionales que convierten sus presupuestos en gastos, en lugar de inversiones, por no saber utilizar esta plataforma de forma correcta.

Comparto con vosotros dos formas que nos pueden ayudar dentro de la estrategia en Facebook a aumentar las ventas:

Captando seguidores (de calidad)

No en vano Facebook es la red social as utilizada a nivel mundial. Y muchos son los usuarios que pasan muchísimo tiempo dentro de ella.

Captar y ampliar tu comunidad de seguidores es una forma de llegar a más clientes potenciales…

Arriba especifico «(de calidad)», con esto me refiero a que no se trata de coleccionar seguidores. Se trata de captar seguidores interesados en lo que ofrecemos, que son los que realmente nos interesan. Y para conseguirlo, lo cierto es que las posibilidades de segmentación de Facebook nos facilitan esta tarea.

En relación a esto, debemos tener en cuenta que captar seguidores no significa sólo lograr que usuarios que no nos conocías comiencen a seguir a la marca. Nada más lejos de la realidad. Facebook nos permite diferentes vías:

  • Facebook Ads
    Nos permite llegar a usuarios interesados en nuestra actividad comercial
  • Facebook Custom Audiences 
    Nos permite llegar a usuarios que encuentran en nuestra base de datos de clientes.
  • Facebook Lookalike Audiences
    Para llegar a usuarios similares a los que ya son fans y también para llegar a usuarios similares a los que tenemos en nuestra base de datos.
  • Facebook Website Custom Audiences
    Que nos permite llegar a usuarios que, a pesar de que visitan nuestra página web, ni son fans, no se encuentran en nuestra base de datos.

Captando leads

La gran capacidad de segmentación de Facebook ha convertido a esta red social en una de las más efectivas y con mejores resultados a la hora de captar leads de calidad.

Un de las formas de captar leads desde Facebook es compartiendo contenido que leve a una landing page que permita la captación (hablaré de la importancia de las landing page y su diseño en breve para la conversión).
Esta forma, no conlleva coste, pero sólo será efectiva si contamos con una amplia comunidad.

Otra forma es a través de Facebook Ads…

Una vez que esta estrategia comience a dar sus frutos, el siguiente paso podría ser comenzar a poner en marcha una estrategia de email marketing que nos permita cerrar las ventas, que es el objetivo inicial.

 

Espero que os sea de ayuda para mejorar vuestra estrategia en Facebook y comiencen a aumentar vuestras ventas ;)

SEO: Las keywords son importantes, pero no lo son todo

black-hat-seo

Cuando nos enfrentamos a cualquier plan o estrategia SEO, siendo realistas, debemos saber que un correcto análisis de las palabras clave es vital para el éxito de esa estrategia. Sin embargo, es frecuente encontrar compañías, clientes e incluso profesionales obsesionados con las keywords en el SEO… Y lo cierto es que caer en ello, puede llegar a ser contraproducente, ya que nos puede llevar a prácticas obsoletas en el mejor de los casos, ilegales para los que van más allá; un buen ejemplo de ellos es el keyword stuffing.

No es mi intención entrar en cada una de las posibles estrategias nada recomendables, pero ya que he mencionado como ejemplo el keyword stuffing, quizá corresponde aclarar lo que es…

El keyword stuffing es una técnica black hat SEO (intento o intención de mejorar el posicionamiento en el gran buscador, Google, recurriendo a técnicas poco éticas o que no encajan con las directrices del propio Google) a través de la que se intenta redactar un texto cuyo objetivo es lograr una gran densidad de palabras clave para así darle más relevancia a esa palabra. Esto consiste, básicamente, en introducir la palabra clave un alto porcentaje de veces en un texto frente al número de palabras totales que lo componen.
Es muy fácil calcular de densidad de palabras clave. Por ejemplo, si tenemos un texto de 100 palabras e introducimos en él la palabra clave 5 veces, el porcentaje es del 5%.
Lo cierto es que no existe un porcentaje ideal de densidad de palabras clave. Al escribir, un término puede aparecer de forma natural en un texto con mayor o menor frecuencia… Sin embargo, Google penaliza que los textos se manipulen para que en él aparezca más veces una palabra clave. Así que, ¡cuidado con esto! ;)

Si recurrimos a la práctica de llenar de keywords nuestra web o blog, inevitablemente nuestros textos y artículos parecerán artificiales, resultarán más complicados de leer y entender por los usuarios, Google lo detectará sin gran esfuerzo y acabará penalizándonos por ello.

Prácticamente lo mismo ocurre con los resultados que aparecen en Google que cuentan con títulos y descripciones compuestos por listados de keywords… Estos contenidos suelen tener un menor CTR y un un porcentaje de rebote más elevado.

 

A este respecto y a mi modo de ver y entender este mundo:

  • Si no eres un experto en SEO y estás pensando en recurrir a algún profesional, desconfía de aquellos profesionales o agencias que te prometen aparecer entre los primeros resultados de búsqueda de forma fácil y rápida. Las consecuencias de una mala praxis en este sentido pueden ser nefastas para tu negocio.
  • Si eres el responsable o tienes a alguien a tu cargo que se encarga de este aspecto: asegúrate de que se lleva a cabo un buen trabajo y ten y transmite algo de paciencia ante los resultados.
  • Y sobre todo: recuerda siempre que detrás de cada pantalla hay una persona, es a ellos a quien te diriges; por tanto, escribe para las personas, no para los Bots.

Aparecer el primero en Google, ¿vanidad o necesidad?

aparecer primero en google

Que existe una estrecha relación entre la posición de cualquier página web y el  ranking que ocupa en el gran buscador, Google, es innegable. De hecho, las tres primeras posiciones del tan ansiado ranking, por lo general, suelen llevarse la inmensa mayoría de los clics. Ahora bien, aparecer primero no siempre implica vender más.

En Google, existen dos formas de salir en los primeros puestos del buscador: Una es pagando a Google por sus enlaces patrocinados; y la otra es sin pagarle, que no es lo mismo que gratis.

Aclaro que ninguna de las dos maneras es gratis porque, a pesar de que muchos afirman que el SEO (que es la otra forma de aparecer primero) es gratis, nada más lejos de la realidad.
Los servicios de un profesional experto en SEO cuestan dinero, por lo tanto, el SEO no es gratis. Y en el caso de que tengas conocimiento sobre ello y los apliques tú mismo/a en tu propio proyecto, será necesaria una inversión de tiempo y trabajo; y eso también es dinero.

Dicho esto, a pesar de los mitos que circulan por la red, lo realmente cierto es que aparecer en los primeros puestos en el ranking de Google, no garantiza el éxito de una web, ni de un proyecto. Esa es la dura, o quizá no tanto, realidad.

Como decía al principio, está demostrado que cuanto mejor sea la posición en el buscador, tanto mejor el tráfico orgánico de la web. Pero estamos hablando de tráfico, no de ventas… De poco o nada sirven miles de visitas si ninguna se traduce en venta. Por lo tanto, obsesionarse con ocupar los primeros puestos en el gran buscador no es buena idea por dos motivos:

  1. La obsesión puede derivar en algo negativo y perjudicial para el negocio, ya que lograr aparecer en los primeros puestos puede requerir de una gran inversión, no sólo de dinero, sino también de tempo.
  2. El tiempo invertido en la vanidad de parecer primero, es tiempo perdido que podría convertirse en tiempo productivo si lo inviertes en llevar a cabo otras estrategias y/o acciones más rentables y eficaces, como por ejemplo, ofrecer a los usuarios páginas y contenidos de calidad que se conviertan en la herramienta generar oportunidades reales de negocio.

In una strategia di marketing digitale il contenuto non basta

contenidos

Da tempo ormai si leggono articoli e si ascoltano commenti riguardo l’importanza dei contenuti in una strategia di marketing digitale e dei suoi molteplici vantaggi e benefici. Naturalmente una strategia di marketing digitale che sia ben elaborata e adattata a un progetto può apportare infiniti vantaggi e possibilità. Ma quello che bisogna avere ben chiaro è che il semplice fatto di avere un blog e tenerlo aggiornato in modo regolare non è sufficiente né aiuta a migliorare la SEO. Il contenuto è molto importante perché, fra le altre cose, aiuta ad attirare visite alla pagina web, ma sarà molto più efficace se accompagnato da altre azioni, come una strategia parallela sui social media o di link-building.

Creare contenuti e pubblicarli in maniera regolare va bene. Tuttavia non si può pubblicare qualsiasi tipo di contenuto. Ci troviamo in un momento di sovrainformazione ed è per questo che i contenuti devono portare valore ed essere di grande qualità.

Inoltre è fondamentale che anche il contenuto stesso segua una strategia, dobbiamo con i nostri post perseguire un obiettivo. Altrimenti per quanto buono sia ciò che pubblichiamo, non ci porterà da nessuna parte, o comunque non lontano.

Prima di lanciarti nell’avventura di scrivere e pubblicare, sia nel tuo blog personale che in quello della tua attività, ti raccomando di seguire alcune linee guida che ti aiuteranno ad andare nella giusta direzione e raggiungere i tuoi obiettivi.

 La prima cosa che devi avere chiara è il tuo target di pubblico

Questo è fondamentale. Devi sapere a chi ti rivolgi per poter farlo nel modo migliore, nella forma più adeguata e per poter offrire loro ciò che realmente gli interessa.

Analizza, analizza e analizza

Forse mi ripeto spesso o sono molto insistente, però è fondamentale l’analisi a tutti i livelli in qualsiasi strategia di marketing. E questo, naturalmente, si applica anche ai contenuti…

Misura, analizza e confronta in modo costante per sapere quali sono gli articoli che generano più traffico verso la tua pagina web e soprattutto è altrettanto importante sapere che tipo di articolo è quello che genera la massima conversione…Solo in questo modo potrai reindirezzare la tua strategia in modo costante, creare articoli di interesse per il tuo pubblico e i tuoi clienti e ottenere che i tuoi contenuti contribuiscano a raggiungere gli obiettivi prefissati.

 

Sólo contenidos no es suficiente en una estrategia de marketing digital

contenidos

Desde hace ya algún tiempo venimos escuchando hablar y leyendo sobre la importancia del los contenidos en una estrategia de marketing digital y sus múltiples ventajas y beneficios. Y lo cierto es que, una estrategia de marketing digital bien elaborada y adaptada a casa proyecto puede aportar infinidad de ventajas y posibilidades al mismo. Ahora bien, es importante que quede bien claro que el simple hecho de tener un blog y actualizarlo de manera regular no es suficiente y con ello tampoco mejoramos el SEO. El contenido es muy importante porque, entre muchas otras cosas, ayuda a atraer visitas a la web, pero será mucho más efectivo si se acompaña de otras acciones, como una estrategia paralela en los medios sociales o el link-building.

Crear contenido y publicarlo de manera regular sí. Sin embargo, no vale cualquier tipo de contenido. Asistimos a un momento de sobreinformación, por lo que los contenidos deben aportar valor y ser de gran calidad.
Además, es fundamental que incluso el contenido siga una estrategia, debemos, co nuestros post perseguir un objetivo. De lo contrario, por muy bueno que sea lo que publicamos, no nos llevará a ningún sitio, o por lo menos no muy lejos.

Antes de lanzarte a la aventura de escribir y publicar, ya sea en tu blog personal o en el de tu empresa, te recomiendo seguir algunas pautas que te ayudarán a ir en la dirección correcta y alcanzar tus metas.

Lo primero que debes tener claro es quién es tu público objetivo

Esto es fundamental. Debes saber a quién te diriges para poder hacerlo de la manera más correcta, de la forma adecuada y para poder ofrecerles lo que realmente les interesa.

Analiza, analiza y analiza

Quizá me repita demasiado o sea demasiado insistente, pero es fundamental el análisis a todos los niveles en cualquier estrategia de marketing. Y esto, por supuesto, también es aplicable a los contenidos…

Mide, analiza y compara de manera regular para saber cuáles son los artículos que más tráfico llevan hasta tu web, también es importante que sepas qué tipo de artículo es el que más conversiones te genera… Sólo así podrás ir reconduciendo de manera continua tu estrategia, ir creando artículos del interés de tu público y clientes y lograr que tus contenidos, contribuyan a alcanzar los objetivos marcados.

Big Data: Qué hacer con los datos de los suscriptores de tu blog

big data

El Big Data es uno de los términos que a lo largo de todo este año ha sonado mucho. Y personalmente estoy convencido de que en el 2015 materializará sus brotes. Pero aún hay conceptos sobre el Big Data bastante alejados de la realidad, como por ejemplo la creencia de que se trata de un recurso sólo accesible a las grandes compañías. En este artículo quiero facilitaros algunas ideas de aplicaciones de esos datos conseguidos a través de las suscripciones a vuestras webs o blogs.

Muchos son los que, tras un gran trabajo y mucho tiempo invertido para lograr que lectores, seguidores y usuarios se suscriban a su blog, de repente se encuentran en la tesitura de no saber qué hacer realmente con todos los datos recabados. ¿Sirven solamente para enviar una newsletter mensual y realizar promociones a través del email? Pues no. La respuesta es un no rotundo. Todos esos datos son muy valiosos, por ejemplo, si se busca aumentar la comunidad de la marca e incluso para aumentar las ventas.

Si ya cuentas con un número considerable de suscriptores, puedes comenzar a sacar partido a todos esos datos…

1. Newsletters

Este es el uso más obvio y habitual. Pero no por ello menos efectivo…
En alguna ocasión, no hace mucho, escuché a alguien decir que el email estaba muerto, que tiene las horas contadas. ¡De eso nada! Está vivo; y más vivo que nunca. Los emails corporativos, elaborados a conciencia de la manera adecuada, pueden ofrecer a tu marca ventajas tan valiosas como la de fidelizar clientes o aumentar las ventas.

Además, si cuentas con un número importante de suscriptores (que supere los 1000 o 1500) puedes comenzar a utilizar la segmentación de tu público. Por poner un ejemplo simple, si tu marca vende ropa, no debes enviar los mismo productos a hombres que a mujeres, ¿no crees? En este caso sería muy útil la segmentación por género, incluso por edades…

2. Utiliza los datos a la hora de realizar publicidad

Personalizar la publicidad y organizarla de manera que vaya dirigirla únicamente a aquellos usuarios interesados en tu producto o servicio y, por tanto, son más susceptibles de hacer ‘clic’ en ella, no sólo hará que la publicidad sea más efectiva, sino que te permitirá ahorrar dinero.

Y para conseguir esto, los datos que te ofrecen tus lista de suscriptores no sólo son muy valiosos, sino necesarios.

Esta es una estrategia que puedes aplicar a cualquier tipo de publicidad en el ámbito digital, ya sea en medios sociales, a través de Google Adwords, etc.

 

Precisamente es la segmentación la base y esencia del Big Data. Dividir a la audiencia en función de características concretas para llegar hasta ella a través de mensajes personalizados, adaptados a sus gustos, exigencias y necesidades.

Il tuo sogno merita questo sacrificio?

sacrificio

Quando parliamo o ascoltiamo qualcuno menzionare la parola “sacrificio”, generalmente associamo ad essa connotazioni negative. Ci hanno raccontato sin da piccoli che “per ottenere una ricompensa è necessario che ci sia un sacrificio”. Tuttavia, più che di sacrificio, io credo sia una questione di desiderio, approccio e disciplina.

Quando ci si lancia in un’avventura imprenditoriale è perfettamente normale perdersi in una serie infinita di questioni: la mancanza di tempo, non sapere esattamente cosa fare davanti ad ogni situazione o ostacolo che appare lungo il cammino, dove focalizzare l’attenzione e a cosa dare la priorità…E in molte occasioni si ha la sensazione di perdere molte cose e che i risultati non arrivino così in fretta come ci sarebbe piaciuto.

Si molte volte è questa la sensazione, ma non deve essere per forza così. O meglio, possiamo scegliere di vederla e pensarla in un modo diverso…Nessuno ha detto che sarebbe stato facile. E non lo è. Realizzare i tuoi sogni non è solo questione di desiderare e visualizzare, richiede sforzo, lavoro, disciplina e molta costanza. Però detto questo, non vedo perché bisogna pensare al “sacrificio” come qualcosa di negativo, possiamo intenderlo invece in positivo, possiamo pensare a una rinuncia a qualcosa che non ci piace (nonostante forse sarebbe più piacevole stare in un bar a prendere un caffè con amici) per ottenre qualcosa che desideriamo davvero ottenere.

 

Perché lo fai?

Avere chiaro il motivo per il quale si fa questo “sacrificio” è molto importante. Da questo dipenderà  la questione se realmente ne vale la pena o meno, se il motivo che ti spinge a farlo compensa tutto oppure no.

Un buon esercizio che aiuta a definire chiaramente questa idea è visualizzare il risultato, come sarebbe la tua vita se raggiungessi il tuo obiettivo. E, una volta che hai chiara questa immagine in mente, chiedersi, ne vale la pena?

Se la risposta è si allora avanti. Ma se credi che stai rischiando troppo o rinunciando a molto allora forse per quanto tu possa sacrificarti la realtà è che il gioco non vale la candela e non otterrai mai la giusta ricompensa.

Metti su una bilancia quello che desideri e quello che devi fare o smettere di fare o ottenere per conseguirlo… Il peso determinerà se devi continuare o meno.

 

Visualizza e definisci

Allo stesso modo è importante visualizzare dove desideriamo stare nel breve, medio e lungo periodo. Dove vogliamo arrivare.

Pensa a come vorresti che fosse la tua vita da qui a due anni, a cosa vorresti dedicare il tuo tempo, in cosa o dove vorresti lavorare, quante ore…E una volta che hai definito i tuoi obiettivi nel breve, medio e lungo periodo, allora è il momento di passare all’azione.

Ovviamente dovrai rinviare alcuni piani e fare cose che non ti piacciono… Ma ne varrà la pena. E se davvero lo desideri e lotti per questo, con il tempo potrai permetterti di delegare ad altri alcune delle funzioni che non ti piacciono tanto.

 

Scegli la via più adeguata

Ci sono molti modi per fare le cose. E si può raggiungere uno stesso obiettivo attraverso percorsi diversi. In base alla tua situazione dovrai decidere qual’è la tua via d’accesso al tuo sogno…

Alcune persone avranno bisogno di investire molto tempo, altre avranno obiettivi che richiedono maggior investimenti in denaro, etc. In funzione delle circostanze e delle tue necessità, potrai scegliere il modo migliore per te.

Ma soprattutto ricordati che sempre c’è un’opzione, per complicate che possano sembrare le cose. L’unica opzione che non bisogna scegliere è la decisione di non passare all’azione.

Cosa ti impedisce iniziare?

Sempre c’è qualcosa che ci tiene lontani da ciò che vogliamo ottenere. Quali sono i tuoi ostacoli? Identificali, analizzali e poi affrontali…Affrontarli è l’unico modo per liberartene.

 

Passa all’azione!

Se sai quello che vuoi, vale la pena lottare per questo e sei disposto a farlo, è il momento di agire.

Non arriverai da nessuna parte con le lamentele e le recriminazioni, ancor meno se non fai nulla per essere ogni giorno un po’ più vicino al tuo sogno.

Vedila in questo modo: non credi che il vero sacrificio consiste nel vivere una vita che non ti piace facendo qualcosa che non ti soddisfa?